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DOMENICA di Pentecoste 28 maggio 2023

Orari Sante Messe 2023

dal lunedì al venerdì
ore 07:00 presso le Suore della Scuola di Maria Bambina
ore 19:00 presso la Parrocchia di San Lazzaro

Sabato – prefestiva

ore 18:30 a San Zeno

ore 18:30 a San Lazzaro Celebra Don Fervido Cauzzo

Domenica e Festivi

Ore 10:00 Parrocchia di SAN ZENO

celebra don Mariano Maggiotto

Ore 10:00 Cimitero di San Lazzaro

Celebra Don Giovanni Salvalaggio

Ore 11:30 Parrocchia di SAN LAZZARO

Celebra don Mariano Maggiotto

AVVISI

  • Domenica 28 maggio

    • Oggi a S. Lazzaro celebriamo solennemente anche gli anniversari di matrimonio. È un’occasione per fermarsi a riflettere su quanto bisogno abbiamo di ripartire chiedendoci l’un l’atro scusa e reimparando l’arte di un grazie sincero

    • Si può continuare a portare viveri per l’Emporio: servirebbero latte e scatolame

Oltre le porte chiuse

«Le porte del luogo dove si trovavano i discepoli erano chiuse, per timore dei Giudei».

Il motivo per cui le porte sono chiuse è indicato espressamente: il timore dei Giudei, dunque il timore dei nemici.

Ma perché quei nemici fanno paura? Che cosa temono i discepoli? Forse d’essere messi in carcere? Ma in carcere ci sono già: ci si sono messi da soli, di propria iniziativa. É strana questa paura che, per sfuggire ad una pena, se l’infligge da sola. Strana, eppure comune; sempre la paura agisce così: anticipa ciò che teme. Non solo anticipa la visione o il pensiero di ciò che teme, ma anticipa proprio la pena. Per paura d’essere incarcerati, si sono chiusi da soli in una stanza.

I nemici esteriori offrono soltanto un’immagine ad un difetto di speranza, di vigore, che è dentro il cuore.

Per timore di dover rendere ragione del loro cammino hanno cessato di camminare: dunque, hanno già dato ragione ai nemici.

Per timore di non essere compresi, essi tacciono: così è sicuro che non saranno compresi.

Per timore di essere smentiti nella loro attesa fiduciosa di ascol­to e gratitudine da parte degli uomini d’Israele, si sono ne­gati ogni attesa: così certo non potranno essere delusi. Ma così sono come già morti.

«Venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: Pace a voi».

Non è questa la pace che cerca l’uomo quando chiede d’essere lasciato in pace, perché non sa pensa­re ad un mutamento che non sia un precipitare verso la fine.

È invece la pace che può conoscere chi ancora tiene viva una domanda, un’invocazione per Dio. Quella pace consente di considerare, anche la sofferenza e la morte, in maniera tale che tutte queste cose non spengano la gioia.

Ciò che segue è conseguenza: affidò loro un compito, una missione, una parola da dire ad ogni uomo. Era una parola generosa, di perdono. Era una parola capace di volare leggera come un soffio oltre tutte le barriere che tra uomo e uomo erige la paura, signora sovrana nel mondo vecchio, ma signora spodestata dallo Spirito del Ri­sorto.

Preghiera

Vieni, Santo Spirito manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto.

O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò ch’è sviato.

Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna.

 

Paolo VI. Riconoscerci fratelli e costruire la vera pace

29 maggio 2023

Solo se sapremo riconoscerci fratelli potremo costruire un mondo che vive alla luce dell’amore di Dio e alimentare la vera pace tra i popoli: è questo uno dei tanti messaggi di speranza che ci ha lasciato san Paolo VI.

Un appello che Giovanni Battista Montini continuò a lanciare lungo tutto il suo Pontificato, a partire dal discorso rivolto “all’intera famiglia umana” il 22 giugno 1963, all’indomani dell’elezione a successore di Pietro.

Nato a Concesio (Brescia) nel 1897, prete nel 1920, nel 1954 fu nominato arcivescovo di Milano – dove fece il suo ingresso il 6 gennaio 1955 –, Montini divenne cardinale nel 1958.

Il 21 giugno 1963 venne eletto Papa.

Raccolto da Giovanni XXIII l’impegno a portare avanti il Concilio Vaticano II, Montini aprì lo sguardo verso ogni angolo del pianeta, inaugurando l’epoca dei grandi viaggi dei Papi: durante il suo Pontificato scrisse sette encicliche e compì nove viaggi apostolici fuori dall’Italia.

Guidò la Chiesa fino alla morte il 6 agosto 1978.

Santo del giorno

san francesco d'assisi pastore e martire

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